Somatizzare significa manifestare attraverso un sintomo corporeo (appunto somatico) un disagio psicologico.

Questo può essere dovuto a più fattori e ci possono essere dei disagi psicologici di cui si è consapevoli e che si sceglie volutamente di non affrontare oppure dei disagi psicologici che si percepiscono, si sentono, ma non sono messi effettivamente a fuoco. Accade quindi che questi disagi, nel momento in cui non vengono affrontati, trovano un’altra via per manifestarsi, un altro modo di palesarsi: nel caso dei disturbi psicosomatici la via è il corpo.

Ovviamente non tutte le persone che o vivono un disturbo psicologico di cui non sono pienamente consapevoli o vivono un disturbo psicologico di cui sono consapevoli e scelgono di non affrontarlo sviluppano un disturbo psicosomatico. I disturbi psicosomatici sono una delle possibilità, poi che cosa una persona sviluppa e quindi qual è la sua reazione al disagio dipende da tantissimi fattori, dalla sua personalità, da fattori ambientali, dalle sue esperienze, dalla sua lettura del mondo… insomma, ci possono essere davvero tantissime cause e correlazioni tra esse che poi determinano la manifestazione di disagio in un modo o nell’altro.

I disturbi psicosomatici sono le vie che i disagi psicologici scelgono in alcune persone per manifestarsi. Ovviamente ne esistono tantissimi: vanno da problemi gastrointestinali, alla cefalea, l’emicrania, ecc… Per semplicità li sintetizziamo in qualche categoria, in modo tale da mettere a fuoco la tipologia principale di disturbi psicosomatici. Abbiamo quindi: disturbi di tipo gastrointestinale (colite spastica, gastriti ricorrenti); disturbi cardiocircolatori (aritmie, cardiopatie); disturbi respiratori (asma bronchiale, sindrome da iperventilazione); disturbi all’apparato urogenitale (problemi dal punto di vista sessuale, la perdita di erezione, l’eiaculazione precoce); disturbi all’apparato muscolo scheletrico (stanchezza cronica, cefalea, emicrania); disturbi che hanno a che fare con tutto l’aspetto cutaneo (dermatiti, psoriasi).

Come detto, è chiaro che ci possono essere tantissime diverse possibilità di manifestazione di un disturbo psicosomatico. Le categorie che solitamente sono le più frequenti hanno a che fare con questi aspetti, quindi quello gastrointestinale, quello cardiocircolatorio, quello respiratorio, quello cutaneo, quello muscoloscheletrico. Sono ovviamente dei disturbi che è facile riuscire a ricondurre anche con una certa chiarezza ad un fattore di tipo psicologico poichè dopo diverse analisi tendenzialmente non riescono ad essere comprese ed evidenziate quali possono essere le cause mediche organiche che appunto lo suscitano. Allo stesso modo è facilissimo riuscire a comprendere come a volte un’arrabbiatura, una sensazione di nervoso o un’emozione inespressa ci possa causare mal di stomaco, mal di testa, sensazione di pesantezza. Il problema delle malattie psicosomatiche, allora, qual è? È che sono state ignorate per troppo tempo, cronicizzandosi: il corpo e la mente si sono abituati a portare con sè questo disagio che, alla fine, diventa una vera e propria malattia.

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