Gli attacchi di panico notturni non sono altro che attacchi di panico veri e propri che si presentano durante la notte quindi nel momento in cui le nostre difese, la nostra allerta, sono più abbassate, quel momento in cui noi siamo più indifesi poiché incoscienti.
Cosa sono gli attacchi di panico
L’attacco di panico è una patologia che fa parte dei Disturbi D’ansia che colpisce molte più persone di quanto immaginiamo. Si tratta di un’intensa paura le cui cause scatenanti possono essere molteplici, come ad esempio particolari situazioni o periodi di stress acuto, imminenti scelte, cambiamenti importanti o, ancora, allontanamenti dai luoghi sicuri.
Sono caratterizzati da improvvisi stati d’ansia ad altre manifestazioni di tipo psicosomatico come mancanza d’aria, dolori al petto, difficoltà respiratorie, confusione, formicolii alla testa, vertigini, palpitazioni, tachicardia, nausea, dolori all’addome e alla schiena, sudorazione fredda, sensazione di soffocamento, difficoltà respiratorie, brividi di freddo improvvisi o vampate di calore.
Tipicamente l’insorgenza degli attacchi di panico è improvvisa e imprevedibile; si tratta certamente di una patologia invalidante poiché, a seconda dell’intensità e della frequenza degli attacchi, la persona che ne soffre può incontrare difficoltà anche notevoli a svolgere le normali attività quotidiane.
Attacco di panico notturno, i sintomi
I sintomi del panico di notte sono i medesimi di un normale attacco di panico, sintomi d’ansia, e sono circa una dozzina: si presentano in un tempo relativamente breve (dieci-quindici minuti) e consistono in secchezza delle fauci, tachicardia, difficoltà respiratorie, problemi gastrointestinali, sudorazione, tremore, sensazione di confusione paura di impazzire, paura di morire. Per poter parlare di episodi di panico o panico notturno non è necessario che tutti questi sintomi siano presenti.
Esistono persone che soffrono di attacchi di panico solo durante la notte quindi individui con panico esclusivamente notturno, ma è altrettanto vero che gli attacchi di panico notturni si presentano solitamente in persone che già soffrono di attacchi di panico diurni: si stima infatti che circa il 50% delle persone che soffre di attacco di panico abbia sperimentato nel corso della sua vita almeno un attacco di panico notturno.
Le cause che determinano il panico notturno sono le medesime che determinano l’attacco di panico diurno quindi l’attacco di panico più classico: crisi d’ansia, situazioni di stress, ansia generalizzata, grandi cambiamenti nella vita o comunque grandi decisioni che devono essere prese.
L’importante è riuscire a comprendere come l’attacco di panico notturno non sia diverso dall’attacco di panico più classico, quello che avviene durante le fasi di veglia, e non richiede un tipo di trattamento necessariamente diverso, entrambi sono disturbi d’ansia.
Una piccola differenza tra panico diurno e crisi di panico notturna consiste nel fatto che l’attacco di panico notturno si può associare ad ansia, si può associare un’apprensione, un’allerta principalmente legate appunto al sonno, poichè quello è il momento in cui principalmente si manifestano gli attacchi di panico. Quest’ansia può degenerare in disturbi del sonno che poi vengono associati come meccanismo di difesa al terrore, alla paura di sviluppare un attacco di panico durante la fase di addormentamento o durante il sonno stesso.
È quindi necessario riuscire a comprendere quali sono le motivazioni a monte del proprio stato ansioso così da poter intervenire con un trattamento mirato sull’attacco di panico notturno o diurno che sia, l’evitamento di ciò che apparentemente sembri causare il panico raramente è una strategia utile.
Attacchi di panico, un problema più comune di quanto sembri
Le persone vittima degli attacchi di panico si trovano a dover gestire questi malesseri improvvisi senza che ci sia un apparente motivo che li giustifichi. La situazione si fa ancora più preoccupante quando magari si fa un check up e non ci sono valori risultanti dagli esami diagnostici che diano adito a sospetti di patologie in corso. È qui che si insinuano i dubbi e le insicurezze, il livello di stress aumenta, aspetto che non fa altro che alimentare ancora di più l’ansia e la violenza delle crisi.
Le persone che soffrono di questi Disturbi D’ansia spesso pensano di essere alle prese con qualche grave malattia, tuttavia stiamo parlando di disturbi che sono trattabili rivolgendosi a uno psicoterapeuta. L’incidenza degli attacchi di panico nella popolazione italiana oscilla tra il 10% e il 35%. Questa percentuale comprende anche gli attacchi episodici. La percentuale si attesta all’incirca al 15%-20% per gli attacchi di panico ricorrenti. Si tratta di una percentuale non trascurabile e prendendo in esame l’ansia notturna la percentuale oscilla tra il 50%-70% dei casi totali. Sono cifre che mostrano un fenomeno più diffuso di quanto comunemente si creda.
Le sensazioni e le emozioni che provocano gli attacchi di panico notturni
I sintomi che colpiscono in piena notte sono difficili da gestire e portano ad alimentare la paura di morire o di essere gravemente malati, fino a sfociare nella sensazione di impazzire quando l’ansia acuta genera un effetto domino, in cui i sintomi di ansia si rincorrono e si alimentano senza soluzione di continuità.
La sensazione di impotenza e di terrore che si arriva a percepire nei momenti peggiori di crisi è difficilmente descrivibile. La mancanza d’aria, la tachicardia in piena notte, le fitte al petto, i formicolii alla testa sono tutti sintomi che si tende ad associare chissà a quali misteriose malattie. Diventa così impossibile riuscire a lasciarsi andare al sonno, temendo il sopraggiungere di incubi e di ulteriori malesseri e diventa davvero complicato gestire l’emotività e la paura, il panico, in piena notte.
Le cause e le conseguenze degli attacchi di panico
Chiaramente l’ansia è un campanello d’allarme che non va mai sottovalutato.
Lo stress e i fattori ambientali vanno gestiti con una sana condotta di vita, tuttavia una volta che i sintomi degli attacchi di panico si manifestano e diventano frequenti è già troppo tardi per il fai da te. Il problema è legato a conflitti irrisolti e significati passati con cui consapevolmente o meno facciamo i conti. Che si tratti di problematiche legate al lavoro, di sovraccarichi emozionali di carattere sentimentale, piuttosto che di tensioni famigliari, di eccessivi carichi dovuti ai troppi impegni, di ritmi di vita al di là delle proprie possibilità, l’attacco di panico (in generale i Disturbi D’ansia) non è niente altro che un segnale che la nostra psiche e il nostro corpo ci mandano per avvisarci che si è superato il limite.
Bisogna quindi essere capaci di guardarsi dentro ed accettare che la nostra mente e il nostro corpo ci avvisano che è arrivato il momento di prenderci cura di noi stessi.
Patologie che possono essere confuse con i sintomi da attacco di panico
Vi sono delle sintomatologie che possono essere confuse con quelle tipiche degli attacchi di panico.
Tra queste i problemi gastrici, su tutti il reflusso gastrico, che può provocare bruciori al petto che può far pensare a problemi cardiaci, o la labirintite o i problemi di cervicale che possono dare vertigini, sensazioni di perdita di equilibrio e generare formicolii alla testa e alle braccia, o problemi digestivi con la produzione eccessiva di gas, piuttosto che disturbi legati al diabete o a neoplasie che possono a loro volta favorire l’insorgenza di ansia e panico.
Questi sono dei semplici esempi ma la lista dei possibili malanni è piuttosto lunga.
Cosa sarebbe meglio fare in caso di attacchi di panico
Spesso, nonostante si cerchi di cambiare lo stile di vita, di rallentare i ritmi, di condurre una vita più sana, gli attacchi di panico (diurni e notturni) si ripresentano inesorabili, segno che i disagi che li scatenano non sono risolti.
L’autodeterminazione a risolvere il problema è il primo passo verso la guarigione. Spesso le persone che si trovano ad affrontare degli attacchi di panico ricorrenti riescono ad intuire il problema o l’insieme di problemi che ne sono la causa, ma non hanno la forza e la necessaria lucidità per individuare la soluzione.
La ricerca di un professionista, uno psicoterapeuta, è l’unica risposta sensata, essendo gli attacchi di panico fortemente correlati a disordini e a conflitti non risolti della sfera emotiva e psicologica di chi ne soffre.
Nella maggior parte dei casi la terapia psicologica è risolutiva nel breve e medio periodo, riuscendo a dare sollievo a coloro che ne soffrono, fornendo il supporto psicologico per operare quei cambiamenti che sono necessari per raggiungere il benessere e guarire.
Il consulto con uno psicologo è quindi un passo fondamentale per la valutazione e la corretta diagnosi dei problemi correlati agli attacchi di panico.
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Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo ad orientamento sistemico relazionale, ho conseguito la Laurea in Psicologia Clinica e Neuropsicologia presso l’Università degli studi di Milano Bicocca, con successiva specializzazione in psicoterapia presso lo European Institute of Systemic-relational Therapies (E.I.S.T.). Svolgo la mia attività come professionista dal 2011 e mi occupo di percorsi di psicoterapia individuale, psicoterapia di coppia e familiare.
Opero come psicologo a Como oltre che in provincia di Lecco e Monza Brianza