“Dottore ma è possibile una relazione tra due dipendenti affettivi?”
Rispondiamo a questa domanda molto frequente riportando innanzitutto le caratteristiche più importanti della dipendenza affettiva.
Innanzitutto si riconosce l’impossibilità, incapacità, di vedere ed esprimere i propri bisogni poiché ci si focalizza esclusivamente sui bisogni e gli obiettivi dell’altro. Il dipendente affettivo diventa tale poichè considera i suoi bisogni di second’ordine, non li mette a fuoco, si concentra esclusivamente su quelli dell’altro.
Il dipendente affettivo vive una costante apprensione, preoccupazione e timore di potere perdere la relazione, perdere la persona amata e che questa si risenta, che interrompa il legame.
Inoltre il dipendente affettivo diventa progressivamente sempre più incalzante nel chiedere rassicurazioni, conferme, attenzioni proprio perchè vive attraverso i due punti precedenti ovvero l’incapacità di vedere i propri bisogni, quindi focalizzarsi sull’altro.
Se pensiamo quindi a queste tre caratteristiche è facile capire come sia estremamente complessa la relazione tra due dipendenti affettivi perchè non troverebbero attraente il partner. Il dipendente affettivo, per semplificare, ha bisogno di due tipologie di partner:
- una persona tendenzialmente sicura, con valori chiari, bisogni espliciti che rimanga quindi in una posizione di dominus all’interno della relazione.
In questo caso è naturalmente previsto il rischio che il dipendente affettivo trovi come partner un narcisista.
- una persona estremamente bisognosa tant’è che si parla spesso di co-dipendenza affettiva.
In quest’ultimo caso c’è la possibilità che che la persona amata dal dipendente affettivo sia già una persona che ha una dipendenza oppure è bisognosa d’aiuto. A fronte del bisogno d’aiuto il dipendente affettivo potrebbe sentirsi utile nel prostrarsi, sacrificarsi.