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Esistono tantissimi indicatori e tantissimi indizi diversi che permettono di comprendere se il partner ci stia tradendo. Possiamo iniziare dal parlare dell’uso del cellulare per due motivi:

Primo è che tendenzialmente il cellulare ha sempre un ruolo da padrone all’interno di qualsiasi relazione per come è strutturata la società moderna. Quindi a maggior ragione all’interno di un tradimento noi siamo continuamente connessi e interconnessi con le altre persone, e la maggioranza delle nostre relazioni le viviamo appunto filtrate dal monitor dello smartphone.

Secondo elemento è che molto spesso nella grandissima maggioranza dei casi il tradimento è lì, sotto gli occhi del partner, ma il partner non se ne accorge e non lo fa perché non vuole accorgersene.

Come capire se ti tradisce da come usa il cellulare

Quali sono quindi le caratteristiche dell’uso del cellulare che in qualche modo indicano e fanno presupporre un possibile tradimento? Attenzione: non sto parlando di scaricare applicazioni di spionaggio o di monitoraggio del cellulare dell’altro.
Sto parlando invece di come viene utilizzato il cellulare all’interno della relazione e quindi di come questo utilizzo va in qualche modo a segnalare un comportamento anomalo da parte del partner.

Questi sono solo indicatori che riprendono la pratica

  • Innanzitutto colui o colei che si crede tradito inizia ad avere la percezione di un cambio di comportamento del partner e sicuramente c’è un utilizzo diverso del cellulare, per esempio trova spesso il partner connesso in una chat o su Facebook.
    Si trova il partner connesso anche in momenti della giornata che non sono solitamente considerati come utili per la chat. Ogni coppia ha dei momenti cadenzati in cui ci si sente vicini, per esempio il pranzo.
    Capita invece, nei casi di tradimento, di trovare continuamente e costantemente il partner online sulle piattaforme social in orari non comuni a quelli della coppia.
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  • Il secondo indicatore è un utilizzo sfrenato del cellulare, ossia un incremento del tempo che viene passato al cellulare magari mentre si guarda un film sul divano la sera.
    In questi casi il partner continua a dare un occhio al cellulare, continua ad essere connesso sui social come se fosse distratto dall’attività che si sta svolgendo e come se fosse perso.
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  • Il terzo elemento è un controllo spasmodico, quasi ossessivo, di tutti i messaggi che arrivano. Si nota un controllo maggiore rispetto al passato di tutte le notifiche e di tutti i messaggi.
    C’è un controllo immediato della notifica e successivamente, magari, c’è un sogghigno e un sorriso o c’è un rispondere immediatamente.
    Si nota una condizione quasi di attesa che appunto la persona instaura nei confronti del cellulare e che fa capire appunto l’apprensione e l’ansia con la quale vive la ricezione della notifica.
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  • Il quarto elemento è sicuramente quello di portarsi il cellulare ovunque; ad esempio prima, tornando a casa, lo appoggiamo sul tavolo della cucina e torniamo a controllarlo solo ogni tanto, adesso lo teniamo sempre in tasca e attaccato a noi, sotto il nostro stretto controllo in modo che non sia accessibile da nessuno.
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  • Il quinto elemento è legato a come il cellulare viene riposto; ad esempio, viene riposto con il monitor verso l’alto o viene riposto con il monitor verso il basso? Questo fa una differenza sostanziale!
    Significa che in qualche modo non si vuole far vedere e sapere, non si vuole far leggere in alcun modo le notifiche che si ricevono.
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  • Un sesto indicatore è il tentativo di ritagliarsi del tempo per stare al cellulare, ad esempio portando il cellulare in bagno, perché anche nei gesti più comuni si possono nascondere comportamenti sospetti.

Ciò che, a mio avviso, deve portare a far nascere i primi dubbi è un utilizzo diverso del cellulare, un cambio rispetto alla solita routine quotidiana che fa presupporre una maggiore connessione con qualcuno.

Questa lista non è sicuramente esaustiva e il cellulare non è l’unico strumento per riuscire a comprendere se c’è un tradimento in atto da parte del partner.
Fare attenzione alle piccole abitudini è sicuramente il primo punto a cui prestare attenzione e da dove iniziare la vostra indagine.

Psicologo ComoDr. Matteo Radavelli – Psicoterapeuta e Psicologo Como
Via Dante Alighieri 95, 22100 Como CO
+393479177302
info@matteoradavelli.it

Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo ad orientamento sistemico relazionale, ho conseguito la Laurea in Psicologia Clinica e Neuropsicologia presso l’Università degli studi di Milano Bicocca, con successiva specializzazione in psicoterapia presso lo European Institute of Systemic-relational Therapies (E.I.S.T.). Svolgo la mia attività come professionista dal 2011 e mi occupo di percorsi di psicoterapia individuale, psicoterapia di coppia e familiare.

Opero come psicologo sessuologo a Como e provincia (Cantù) oltre che in provincia di Lecco e Monza Brianza

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